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"L’idiota" di Paolo Febbraro, Le Lettere, Firenze 2011

"L’idiota. Una storia letteraria" di Paolo Febbraro. Due o tre cose che ci sono in questo libro

La settima uscita della collana SguardoMobile

mercoledì 15 giugno 2011

Dalla quarta di copertina

Secondo etimologia, l’idiota è colui che “fa parte per sé stesso”: colui che non si fida delle apparenze e delle appartenenze. Dove gli altri cercano formule e sicurezze, egli trova invece la metamorfosi, la fluidità delle forme, in una Natura cangiante e indomata. L’idiota allora è l’ispirato, il sapiente, l’uomo che sente le voci; ma anche, nella Storia che prosegue, l’estraneo sempre più radicale, l’eretico, il fool, o l’astuto simulatore di una comunanza che in realtà non lo avvince per nulla.
Questo libro ne tenta una storia, che è lunga e multiforme come poche. Dal sapiente greco al buffo di Aristofane, dal Dioniso di Euripide al Socrate che sa di non sapere, fino a Lucrezio e a Dante poeta e profeta: ecco una genealogia, che si apre poi alla modernità di Machiavelli, Bruno e Campanella, di Shakespeare, Cervantes e Diderot, per arrivare alle figure complesse inventate da Leopardi e Stendhal, da Hawthorne e Melville, da Dostoevskij e Tolstoj, e ancora Kafka, Walser e Virginia Woolf. Ogni volta l’idiota riemerge o si nasconde, per ignorare sordamente la realtà più imperiosa. Nella profondità della sua finzione, egli coincide in buona parte con la letteratura stessa.


L’estratto che c’è in bandella

“Ma ecco la differenza fra il voltagabbana e l’idiota: il primo cambia bandiera pur di ottenere dei vantaggi, mentre il secondo perché sa che nessuno potrà dargli vantaggi essenziali. L’idiota rimane un fedele, attraversato dalla continua possibilità di manifestarsi della verità, al di fuori di ogni vangelo definitivo, o di rito accerchiante. In età moderna, l’ispirazione e la sua lucida ottusità sono per lui una scelta; e la sua mite pieghevolezza di lenta ginestra – che conosce la ferocia delle sublimi altezze ove ha eletto la propria dimora – non ha nulla a che fare con le ossessioni dei profeti politici, dei distorsori di masse, vòlti a poteri saturanti e anaerobici.”


L’indice generico che c’è in quarta

Lo sciocco, il sapiente e il filosofo – Dioniso, lo straniero – Il piacere reazionario di Aristofane – L’idiota a morte – Il poeta insano – Metamorfosi o religione – Malinconia e potere – Due magi – Shakespeare e gli zimbelli del tempo – L’hidalgo sotto dettatura – Il nipote e il fatalista – Morte ingloriosa di un Islandese – Octave o Julien? Lucien o Fabrizio? – America di profeti e scrivani – Prìncipi e demoni – Walser il passeggiatore – Kafka il bello – L’uomo e donna – Capoversi di un’altra storia letteraria


L’indice completo in Pdf è scaricabile qui.