Traduzione e introduzione di Matteo Veronesi
Riporto, nella mia ardua traduzione italiana, per gentile concessione, alcuni passaggi salienti di un articolo di Loredana Stoica, ricercatrice attiva nel campo della teoria della letteratura, apparso negli annali elettronici dell’Università “Petrol-Gaze” di Ploiesti (qui). Rifacendosi a vari modelli teorici, da Saussure a Derrida, da Peirce ai formalisti russi, l’autrice definisce con chiarezza alcuni principi fondamentali, e largamente (...)
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05 - Scritture
Ciò che val la pena di essere vissuto, val la pena di essere detto. Ciò che si fa immaginare, si fa anche dire. Se fosse vero che tutto è già stato detto e immaginato, allora tutto sarebbe già stato vissuto. La nostra stessa esistenza, il gelo e il fuoco di cui son fatti i giorni che abitiamo, ci dicono che così non è.
Questo è uno spazio di scritture.
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Scrittura – traccia e differenza
19 ottobre 2010, di Loredana Stoica -
Una lingua per non farsi capire
24 luglio 2010, di Paolo MorelliDi Paolo Morelli, scrittore, critico cinematografico, sceneggiatore, cronista calcistico ecc., è appena uscito per le edizioni Nottetempo il romanzo "Il trasloco".
_ Forse esiste in questo paese una zona geografica che si chiama Padania. Sicuro esiste una malattia, che io chiamo padanìa, e consiste principalmente in un livore accanito e si direbbe congenito contro Roma, anzi in special modo contro i romani, il loro modo di essere e di parlare. Così, all’inizio del Millennio che, si (...) -
Il prisma della letteratura
23 aprile 2010, di Elisa Baglioni, Sara MartinelliPresentiamo qui per la prima volta in traduzione italiana il testo Illuzija skaza (L’illusione dello skaz) di Boris Michajlovi? Ejchenbaum (1886-1959). Lo scritto è incluso nella raccolta di saggi dal titolo Skvoz’ literaturu (Attraverso la letteratura), che esce a San Pietroburgo nel 1924 e rappresenta un fondamentale contributo alle teorie della Società per lo studio della lingua poetica (Opojaz) che, insieme al Circolo linguistico di Mosca, confluiranno nell’esperienza del ‘formalismo (...)
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Il "Lamento" di Eugenio Montale
5 febbraio 2009, di Francesco BamaiQuesto gioco anagrammatico risale oramai a qualche anno fa. Alla notizia della scomparsa del maestro Giampaolo Dossena (1930 - 5 febbraio 2009), a cui il "Lamento" era stato dedicato sin dall’inizio, abbiamo pensato di riproporlo in vetrina. A molti di noi Dossena ha indicato ciò che avremmo voluto fare (e scrivere) da grandi. Di grande, per oggi, c’è il saluto che gli mandiamo da qui.
_ a Giampaolo Dossena
Lamento
Tuo nome geniale, né ogni tuo male è muto, né io lagne e lamenti (...) -
Federica Frediani e la scrittura di viaggio al femminile. "Uscire"
7 maggio 2008, di Antonio PreteE’ uscito "Uscire" di Federica Frediani, a coronamento di un ramificato percorso di ricerca che intreccia letteratura, storia del pensiero, mito e riflessione sui generi (intesi tanto come generi letterari quanto come femminile e maschile). Un bellissimo esempio di sguardomobilismo, il cui esplicativo sottotitolo recita "La scrittura di viaggio al femminile: dai paradigmi mitici alle immagini orientaliste". Omaggiamo qui la studiosa e la compagna di viaggio pubblicando l’intensa Prefazione (...)
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Per l’Isolotto
15 settembre 2006, di Giulio BracciniL’erba fresca è molto più buona, ma dà di meno. L’erba secca sa di meno, ma la botta è molto maggiore. Questa è secca. lo Zuzza, una sera qualsiasi
Se tu vai all’Isolotto dal Centro o da Soffiano, dal punto di vista del guidatore sottohanna si tratta di due percorsi ontolosgihamente diversi. Se vieni dal Centro sono tre svolte. Arrivo su’viali, a sinistra. Dopo il ponte alla Vittoria, a destra. E poi due svolte così vicine che si possono considerare una, a sinistra in via Pampaloni e a (...) -
L’"arte del nonostante" di Riccardo Bonavita
30 maggio 2006, di Matteo VeronesiNon conoscevo Riccardo Bonavita. O, perlomeno, non lo conoscevo di persona - non conoscevo, di lui, come dice un poeta, la «scialbatura», l’«intonaco che riveste / la nostra umana ventura». Ma ne conoscevo, dagli scritti, e ancor più ho imparato a conoscerne dopo la sua volontaria morte, l’essenza più pura, resistente e durevole, che permane, e permarrà negli anni: quella lucidità intellettuale, quell’acutezza dialettica, quella acuminata e calibrata essenzialità di scrittura, quella (...)
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Scarselli - Elogio della poesia narrativa e poematica
2 luglio 2005Da Veniero Scarselli, poeta, navigatore, fisiologo, contadino, che si è “ ritirato a vivere in un casolare dell’Appennino casentinese, nei dintorni di Pratovecchio”, uomo dalla bella vita, di cui è uscito per Bastogi il volume che raccoglie l’opera completa Il lazzaretto di Dio. Rospi aquile diavoli serpenti, ecco una confessione, una scrittura.
Sono un sostenitore della poesia poematica, e come introduzione ad un discorso su di essa mi pare utile raccontare come sono giunto alla scelta (...) -
Olimpica
12 febbraio 2005, di Fabrizio CorselliPi?? inattuale di Leon Battista Alberti o Annibal Caro, pi?? avventuroso del barbaro Carducci o del Chiabrera, Fabrizio Corselli (che gi?† avevamo presentato qui) ci presenta il suo inedito ciclo olimpico corredandolo con commenti che sono concentrati di appassionata dottrina. Scrutando la classicit?†, il suo visore si sofferma sullo stadio per indagare e celebrare l’istante agonistico; un istante che riassume ed esemplifica quell’etica altra che si vorrebbe impenetrabile o perduta ?† (...)
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L’erba e l’ufficio
29 gennaio 2005, di Luigi WeberBologna, 27 - 01 - 2005
L’ufficio sembra abbastanza piccolo, spartano, con una scrivania in legno curiosamente disposta in obliquo, morigeratamente ingombra di carte, documenti e pratiche, penne e agende, un calendarietto ritto con fare da palizzata contro i seccatori. Nell’angolo, tra il termosifone, la parete e la sedia, si vede un tavolino con sopra due telefoni fianco a fianco, uno banale e grigio, l’altro rosso, ma d’un rosso niente affatto pop, anzi a modo suo ha un aspetto tetro, (...)