“Io sono morta di lunedì”, dice la madre del poeta, in una sorta di crasi fra un mersaultiano “Lunedì mia madre è morta” e un marinomorettiano “Piove, è lunedì, sono morta”.
Tirate fuori i cornetti: ecco un gran bel libro sulla morte! Una morte semplice, semplice come un quadro di Matisse (di quelli che ti fanno dire: Com’è che il mio nipotino di cinque anni non lo sa fare? ché sarebbe meraviglioso!), come può essere “semplice” il vetro di una finestra (se alle elementari ho studiato (...)
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Approfondimenti
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“Le parole non sono per chi non c’è più”
13 febbraio 2014, di Giulio Braccini -
Artifex additus artifici
19 febbraio 2010, di Elisabetta BrizioL’attività estetica, diceva Schelling in Sistema dell’idealismo trascendentale, vede il convergere di produttività conscia e inconsapevole. L’arte estrinseca l’identità originaria di natura e spirito, di necessità e di libertà, di atto soggettivo e intenzionale e di attività inintenzionale. L’ermeneuta può dunque arrivare a comprendere l’opera, come diceva già Schleiermacher, «innanzitutto al pari, e poi meglio, dell’autore stesso». L’interpretare è compito tradizionalmente deputato alla (...)
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Cy Twombly alla Gnam
18 maggio 2009, di Angiolo BandinelliBella retrospettiva di Cy Twombly, alla Galleria d’Arte Moderna di Roma: fino al 24 maggio, nelle sale di Valle Giulia si possono ammirare oltre sessanta tra dipinti e sculture del più italiano tra gli artisti americani, gli artisti cosmopoliti che in anni lontani e irraggiungibili furono italiani e romani, non di nascita ma (non ci crederete, e invece a quei tempi poteva succedere) per scelta. Nella considerazione di molti, e noi siamo tra questi, è ben di più: noi siamo bambini (...)
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Benedetto Benedetti, impubblicabile, profondissimo, illuminante
27 ottobre 2008, di Luigi WeberBenedetto Benedetti è, come si usa dire spesso ma spesso a sproposito, una forza della natura. Qui lo dico con cognizione di causa. Io lo conosco da poco meno di dieci anni, ossia da quando, giovane redattore delle pagine culturali di un quotidiano della provincia di Rimini, ebbi la fortuna di leggere e recensire due suoi racconti, L’invornita e La buona sposa, (poi confluiti in questo bellissimo La signorina notte, uscito a dicembre 2007 per i tipi di Guaraldi grazie alla sottoscrizione (...)
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Topos e grafia dell’indistinto. “Condomino” di Danilo Soscia
14 settembre 2008, di Giovanni BuraliTitolo: Condomino (con effetto straniante perché giocato sull’equivoco lessicale con condomìnio); sottotitolo: Storie per 36 interni; autore: Danilo Soscia; editore: Manni, Lecce, 2008; copertina: una fotografia in bianco e nero fortemente contrastata, la porzione di un palazzo spettrale, uno stabile danneggiato dalla guerra, una prigione, un ospedale bombardato, un manicomio dimesso, un lager; le ampie finestre sono riquadri neri, schermi bui su scrostate e ingrigite pareti crivellate. (...)
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Le ferie di Licu
31 luglio 2007, di Maura DelperoChi andrà a vedere Le ferie di Licu non vedrà la scena di cui si parla in queste righe, ma tutto il film la sottende. Ne vedrà altre che, a un certo punto della visione, complicheranno i dati nella sua testa. Vittorio Moroni ha cercato di non emettere giudizi su quanto ha filmato, tratteggiando con discrezione la storia comune di due sposi tra il Bangladesh e l’Italia. Maura Delpero ha seguito il suo viaggio.
In Bangladesh è tradizione che il giorno successivo alle nozze la sposa sia (...) -
Arturo Martini a Roma
9 maggio 2007Arturo Martini, 1889-1947. Però anche Marino Marini, Aristide Maillol o Francesco Messina, Giacomo Manzù e George Moore. Aggiungete Marino Mazzacurati, Umberto Mastroianni, Ivan Meštrovi?, Fausto Melotti, gli sconfinamenti di Modigliani, di Raphaël Mafai o di Roberto Melli, i “mobiles” di Munari: la scultura del novecento sembra abbia una specie di sigillo di garanzia in quella “M” che, se lascia fuori Boccioni, Arp, Wildt, Brancusi, la Hepworth, la Nevelson, Chadwick, Giacometti o (...)
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Piero Pieri - Il reality crudele della gioventù
6 settembre 2006Piero Pieri aveva editato pochi anni fa, per Stampa Alternativa, il suo primo romanzo, La notte di Stalin, quando il comunismo finì di morire anche sessualmente. In quel testo si snodava il dirompente racconto di un piccolo uomo alle prese con una donna obesa, che lo strapazzava fisicamente e moralmente, fino alla tragica asserzione della fine dell’utopia comunista, impersonata dalla strabordante materialità della donna. Pieri non smette di stupire con il suo secondo romanzo, Furio, (...)
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Harold Bloom - Gesù e Yahvè. La frattura originaria tra Ebraismo e Cristianesimo
21 maggio 2006Chi l’ha detto che Gesù non ha mai riso? Lo aveva messo in dubbio Guglielmo da Baskerville, lo aveva smentito Brian di Nazareth - ed ora riecco Harold Bloom, il maggior critico letterario anglosassone, definire il suo Yehoshua (figlio o meno tanto Abba che lo si debba considerare) come il fondatore della “intera ironia occidentale”. Lo fa già in apertura del suo Gesù e Yahvè. La frattura originaria fra Ebraismo e Cristianesimo (ma l’originale sottotitolo è The names divine, che vuol dire (...)
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Lucio Moreno al Senato
1 maggio 2006, di Giulio BracciniLe serie sono il nuovo cinema (Neri insegna, o anche solo indica), prima di tutto perch?© rompono l’insensata convenzione per cui un film deve durare due ore o poco pi??, o meglio meno. Forse in futuro, quando avremo ancora pi?? confidenza coi mezzi tecnici di riproduzione, i film del Novecento saranno trattati alla stregua dei racconti, o al limite dei romanzi (molto) brevi in letteratura. Se vi comprate un libro (che magari non ha un’economica) e a leggerlo ci vogliono solo un paio d’ore (...)