Home > La collana SguardoMobile > Lorenzo Flabbi - Dettare versi a Socrate. Il traduttore di poesia come imitatore > "Dettare versi a Socrate" - Due o tre cose che ci sono in questo libro
"Dettare versi a Socrate" di Lorenzo Flabbi, Le Lettere, Firenze 2008
"Dettare versi a Socrate" - Due o tre cose che ci sono in questo libro
venerdì 17 ottobre 2008
Dalla quarta di copertina
«Il sogno di Platone: fare scrivere Socrate, e fargli scrivere ciò che vuole, le sue ultime volontà», così commentava estasiato Derrida, osservando un antico frontespizio che ritrae Platone nell’atto di dettare a Socrate scrivente. Questo sogno platonico si avvicina alla pratica traduttiva che è qui descritta e indagata nell’opera di Leopardi, Laforgue, Lowell, Caproni, e altri poeti della modernità che sono stati in grado di parlare il proprio Socrate con la loro stessa voce. L’imitazione diventa così una prassi conoscitiva, l’epistemologia dell’altro, la riscrittura di un testo dall’interno: dall’interno del testo stesso, certo, ma anche della poesia che ci risuona dentro.
L’estratto che c’è in bandella*
«Se intendiamo la critica della traduzione come qualche cosa di più complesso che non l’imprimatur di un intellettuale sull’opera di artigianato di un collega, allora si dovranno per dirla con un calzante luogo comune, “accettare le regole del gioco” e interpretare le mosse del traduttore alla luce delle contraintes che ha imposto al proprio lavoro. Altrimenti si rischierebbe, come un maldestro arbiter elegantiarum appassionato di calcio, di fischiare un fallo di mano in una partita di pallacanestro.
La critica della traduzione non sospende affatto la valutazione estetica, non si sottrae a un giudizio, anche negativo. Semplicemente lo matura all’interno dei parametri scelti dal traduttore, i quali partecipano a pieno titolo alla definizione della sua poetica, laddove per poetica si intende la teoria dei valori e dei significati dei testi, e non altro.»
* Dove per “bandella” si intende l’aletta**
** Di copertina

L’indice generico che c’è in quarta
Il termitaio - I. LE IDEE - 1. LO SPIRITO DEL TESTO LETTERARIO - Breve profilo storico – Traductologie e Translation Studies - Linguistica e/o poetica - Traduzione e comunicazione. 2. LA CRITICA COME TEORIA E ANALISI - Serendipità. L’effetto traduzione - Criteri di lettura del bitesto - Il testo come gioco. 3. IL TRADUTTORE COME IMITATORE - Breve profilo storico dell’imitazione - L’imitazione dei suoni – L’imitazione del lettore. II. I TESTI. 4. LAFORGUE - Matrici leopardiane – Soir de carnaval. Critica di un’imitazione 5. LOWELL - Le Imitations: Montale, Dora Markus, Ungaretti - 6. CAPRONI – La modestia della teoria – La traduzione come creazione mediata
L’indice completo in Pdf è scaricabile qui:
